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News2020-05-08T09:06:34+02:00

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Olio extravergine di oliva Riontino, ma non solo: sono in arrivo nuove delizie tipiche, prodotte direttamente da Azienda Agricola Riontino.
Come sempre: dal produttore, direttamente sulla tua tavola.

    Le indicazioni degli esperti per una sana e corretta alimentazione

    È il condimento per eccellenza della dieta mediterranea, il più utilizzato sulle tavole degli italiani.

    L’extravergine di oliva è l’olio di categoria superiore, contraddistinto da aroma e sapore intensi e da un’acidità non superiore allo 0,8%

    L’extravergine di oliva è l’olio di categoria superiore, contraddistinto da aroma e sapore intensi e da un’acidità non superiore allo 0,8%

    È il prodotto delle olive colte e spremute, senza alcuna elaborazione o aggiunta di sostanze chimiche.

    Tutto ciò che bisogna sapere per l’acquisto e il consumo consapevole

    La denominazione “olio di oliva” racchiude una gamma di prodotti diversi per qualità e caratteristiche. La denominazione “extra vergine” contraddistingue per qualità e caratteristiche alimentari superiori l’olio extra vergine d’oliva da tutti gli altri tipi di oli di oliva.

    Un olio a D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) è un olio prodotto in una zona produttiva ristretta ed omogenea. L’area di produzione, le varietà di olive utilizzate, le modalità di produzione delle stesse, le condizioni di estrazione dell’olio, ed i parametri di qualità sono fissati in un disciplinare di produzione rigoroso. Tutte le fasi produttive sono controllate e garantite da un ente terzo certificatore. Tutti i prodotti a D.O.P. sono tutelati da regolamenti appositi dell’Unione Europea e possiedono caratteristiche tipiche della zona, e parametri di qualità più restrittivi rispetto ad un comune extravergine.

    Esistono senz’altro differenze tra oli italiani e oli esteri ma riguardano più le caratteristiche di gusto che le nutrizionali. In tutti i paesi produttori esistono oli di pregio e oli scadenti. La qualità del prodotto finale dipende più dalle buone pratiche agronomiche e dai processi di trasformazione e confezionamento che dall’origine.

    I principali fattori che accelerano la degradazione qualitativa dell’olio extra vergine sono l’ossigeno atmosferico, la temperatura e la luce. A contatto con l’aria, alla luce e al caldo, l’olio perde più rapidamente le sue caratteristiche sia sensoriali che nutrizionali. Per conservare a lungo le proprietà organolettiche e nutrizionali dell’olio, questo dovrebbe essere conservato al buio, lontano da fonti di calore, in un locale fresco. I migliori contenitori, per conservare l’olio sono in acciaio inossidabile, ma ottimi sono anche i contenitori in vetro scuro. Sconsigliamo vivamente dei contenitori di vetro trasparenti o peggio ancora plastica e derivati.

    La temperatura adatta per ottenere una buona frittura con gli oli di oliva è 180°C. Questa temperatura, più alta di quella usata per altri tipi di cottura, interviene sulla formazione di una crosticina croccante che non fa passare l’olio all’interno dell’alimento. Il risultato sarà una frittura croccante e asciutta. Inoltre l’olio di oliva può essere usato più a lungo. Altri grassi come i comuni oli di semi o il burro e la margarina si degradano, a questa temperatura, più velocemente sprigionando sostanze nocive.

    Ciò che caratterizza un olio di qualità è sicuramente il suo gusto. Il sapore fresco ed intenso delle olive, sensazioni di piccante e amaro più o meno intense sono le caratteristiche immediate che si percepiscono in un olio di qualità.

    Tutti gli oli che provengono da olive fresche e sane, cioè oli di qualità, possono avere la caratteristica di essere amari e piccanti a vari livelli. Questo è dovuto alla presenza dei polifenoli (antiossidanti naturali) che possono risultare utili nella prevenzione dell’ossidazione delle lipoproteine e nel reagire con i radicali liberi, eliminandoli; sono accertati inoltre effetti biomedici positivi a livello cardiovascolare.

    Inoltre il pizzicore che spesso si percepisce in gola è tipico di oli freschi e di recente raccolto. Il fatto che alcune persone colleghino questo pizzicore all’acidità è un errore tanto è vero che l’acidità non si percepisce al gusto ma solo da analisi chimiche ed inoltre l’olio piccante è normalmente un olio di acidità bassa.

    L’olio, essendo un prodotto naturale, ogni anno può avere caratteristiche diverse a causa dei molti aspetti che intervengono durante lo sviluppo dei frutti delle piante. Un’annata molto piovosa o un’estate arida, ad esempio, influenzano in modo importante il sapore dell’olio. La nostra esperienza ci permette di selezionare sempre gli oli migliori cercando di rispettare e di riproporre, ogni anno, le caratteristiche organolettiche di un prodotto in modo che il consumatore ritrovi sempre lo stesso gusto.

    Si. Il sapore dell’olio extra vergine d’oliva varia in relazione a molteplici fattori: le condizioni climatiche che si sono susseguite durante tutto l’arco dell’anno, lo stato di salute della pianta, le condizioni ambientali nel periodo di fruttificazione.

    L’acidità indica la percentuale di acido oleico in un olio ed è uno dei principali indicatore della qualità. Più alto è il suo valore, più scadente è la qualità del prodotto. L’acidità non è assolutamente riscontrabile nel sapore dell’olio, è definibile solo mediante analisi di laboratorio. Non deve essere confusa con il leggero pizzicore che è invece indice di bassa acidità e recente spremitura delle olive.

    È consigliato il consumo l’olio extravergine d’oliva nella stessa annata di produzione, ma generalmente il prodotto può essere consumato fino a circa 18 mesi dalla molitura.

    No. A basse temperature l’olio potrebbe solidificare in parte o completamente. All’abbassarsi della temperatura, l’olio potrebbe mostrarsi inizialmente “velato”, poi potrebbero formarsi una sorta di “granuli” sparsi nella bottiglia. Se le temperature si abbassano ulteriormente, sotto i 4 gradi, l’olio potrebbe solidificare completamente. Non c’è da preoccuparsi, è un fenomeno naturale: l’olio ha una temperatura di congelamento più alta dell’acqua, quindi a temperature alle quali l’acqua è ancora liquida, l’olio potrebbe già solidificare. Quando lo si riporta a temperatura ambiente, l’olio ritorna liquido, senza che la sua qualità risulti compromessa.

    No, tutti i grassi sia quelli di origine animale che vegetale apportano al nostro organismo le stesse calorie, pari a 9 Kcal per grammo. Ma l’Extravergine è da preferire per il tipo di grassi in esso contenuti: ricco di acidi monoinsaturi e con un quantitativo limitato di grassi saturi e monoinsaturi.

    Gli oli extravergini di oliva hanno naturalmente un colore verde con riflessi gialli più o meno intensi. La variabilità del colore dal verde intenso a quello tenue in cui prevale la colorazione gialla non è in alcun modo collegata alla qualità. In genere gli oli di una stessa zona hanno un colore abbastanza uniforme e chiaramente collegabile al tipo di cultivar di oliva (varietà). Ma ciò non è sempre vero; infatti un olio ottenuto da olive ancora verdi ha un colorito più intenso, mentre prevale il colore giallo in oli ottenuti da olive più mature. Al di là di ciò il colore dell’olio è anche influenzato dal tipo di impianto di estrazione e addirittura da come l’impianto è stato utilizzato. Le consigliamo pertanto di non porsi un falso problema e di scegliere il prodotto in base al gusto che preferisce. Soltanto la presenza di riflessi rossastri indica che l’olio si e’ deteriorato perché non e’ stato conservato al riparo dalla luce.

    L’oliva coratina, detta anche racioppo, è una cultivar tipica dell’interland di Corato, da cui prende il nome. La pianta è facilmente riconoscibile per la chioma folta e per il frutto dalla forma ellittica, appuntita alle estremità. La maturazione della coratina è tardiva rispetto alle altre ed avviene tra novembre e gennaio. Il colore dell’oliva parte dal verde per arrivare al rosso, al violaceo tendente al nero, a seconda del grado di maturazione. L’albero della coratina non ha una grande resa, ma il frutto è tra i più pesanti con una resa di olio maggiore rispetto alle altre cultivar e pari a circa il 25%. La cultivar coratina, inoltre, è maggiormente resistente ad alcune malattie tipiche di queste piante ed ha una buona resistenza al freddo.

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